Le linee guida generali del Progetto

PREMESSA
L’ideazione, la definizione e la realizzazione di un progetto sportivo promozionale che vuole essere “educativo e formativo” e che nasce per essere offerto alle scuole è faccenda molto seria che riguarda le scelte che la Federazione Ciclistica Italiana ha fatto in tale ambito.
E’ certamente vero che le attività sportive e amatoriali rappresentate nella Federazione costituiscono il suo patrimonio tecnico ma è altrettanto vero che esse costituiscono la propria “cultura” e il proprio modo di rapportarsi con l’ambiente, il territorio, la gente, la storia, le istituzioni e le culture del Paese.

L’APPROCCIO CON LA DIMENSIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA
Le “Indicazioni Curricolari per la scuola del 2007” contemplano e raccomandano “Una scuola capace di aprirsi al territorio in cui opera e d’integrarsi con le culture che lo rappresentano, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali.”
Il ciclismo, nelle sue più diverse accezioni e connotazioni, fa parte di questa cultura radicata territorialmente e variamente rappresentata sia nella dimensione sportiva che in quella amatoriale, che in quella più semplicemente legata al tempo libero o alla mobilità sul territorio.
In questo senso la Federazione vuole offrire, attraverso le strutture, le risorse e le competenze di cui dispone, il suo contributo tecnico e culturale rappresentandolo in un progetto promozionale che intende “intercettare” le specificità formative ed educative della scuola in maniera da esserne contaminato e reinterpretato.

L’ADESIONE DEL PROGETTO AL PATTO EDUCATIVO
Fa ormai parte della cultura condivisa la dimensione del patto educativo tra scuola e famiglia. Ciò non esclude che altri partner si possano fare avanti, anzi sarebbe oggi più che auspicabile.
Attraverso il “Pinocchio in bicicletta” la Federazione intende partecipare ad un patto educativo più ampio ed intende farlo nell’esclusivo interesse dei bambini e dei giovani e nel rigoroso rispetto delle prerogative educative preminenti delle famiglie e della scuola.
Nel fare ciò la Federazione riconosce che la Scuola è il luogo in cui:

- Si consegna alle generazioni il patrimonio culturale del Paese
- Si prepara il futuro delle generazioni e del Paese
- Si accompagna il percorso di crescita e di formazione dei cittadini

IL RICONOSCIMENTO DELLA CENTRALITA’ DELL’ALUNNO
Le finalità del progetto sono definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche suggerite tengono conto della unicità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, morali.

CONDIVIDERE L’AZIONE PEDAGOGICA DELLA SCUOLA
Coerentemente con le indicazioni curricolari di “Corpo, movimento e sport” la proposta del “Pinocchio in bicicletta” intende promuovere la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie possibilità di movimento.
Il progetto vuole inoltre contribuire alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della propria persona e del proprio benessere.
E’ questo un primo step nel quale avviene l’incontro tra la proposta federale e la dimensione dell’azione pedagogica in termini di rigorose attenzioni nei confronti di:
- Personalità
- Corporeità
- Movimento
- Identità
- Ambiente
- Benessere

CONDIVIDERE LE FINALITA’ DI “CORPO, MOVIMENTO, SPORT” NELLA SCUOLA
Partecipare al “Pinocchio in bicicletta” significa prendere parte ad una serie di attività motorie e sportive da condividere con altre persone e significa perciò valorizzare le esperienze di gruppo, promuovendo l’inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra.
Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e “incontri”. In questo modo le varie forme di diversità individuali vengono riconosciute e valorizzate e si evita che le differenze si trasformino in disuguaglianze.
Attraverso il progetto la Federazione è impegnata a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza.
Insomma una dimensione dello sport che promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e di valori etici che sono alla base della convivenza civile.
Allora sul piano delle finalità il progetto “intercetta” ed evidenzia:

- Condivisione
- Lavoro di gruppo
- Rispetto delle diversità
- Cooperazione
- Gioco e sport
- Relazioni e incontri
- Cultura sportiva
- Rispetto di sé e degli altri
- Appartenenza
- Responsabilità
- Controllo emotivo
- Negazione della violenza
- Rispetto delle regole
- Valori etici
- Convivenza civile

CONDIVIDERE GLI OBIETTIVI DELL’APPRENDIMENTO
Aldilà delle specificità proprie del progetto la Federazione intende condividere gli obiettivi d’apprendimento intesi come conoscenze, abilità e competenze da conseguire attraverso le attività ciclistiche e in relazione a:

• Il corpo e le funzioni senso-percettive
• Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo
• Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva
• Il gioco, lo sport, le regole e il fair play
• Sicurezza e prevenzione, salute e benessere

La particolarità ed anche il fascino della proposta mediata dal “Pinocchio in bicicletta” consiste nel fatto che l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze è per così dire “mediata” dagli adattamenti e dalle coordinazioni originate dalla stretta interrelazione tra corpo umano, mezzo meccanico e ambiente.
Allora probabilmente la bici che è certamente una sorta di “protesi tecnologica” della dimensione funzionalistica dell’uomo, viene rivisitata in “Pinocchio” fin quasi a diventare una sorta di “protesi culturale” della dimensione cognitiva ed emotiva della persona. A tutto vantaggio dei processi educativi messi in atto dalle istituzioni della scuola cui la Federazione rivolge ogni migliore attenzione.